Fanno bene alla salute alla dieta?
“Cosa stai facendo con quel cucchiaio di olio”? “Sto condendo l’insalata”. “No, così ingrassi”! È molto probabile che questo dialogo sia avvenuto anche durante un vostro pranzo, soprattutto in vista dell’estate e della tanto temuta prova costume, scatenando dibattiti relativi alla linea e alla salute in generale, a causa delle calorie e dei grassi di cui l’olio extravergine è indubbiamente ricco. Ma le calorie sono tutte uguali? E cosa si intende per grassi?
Facciamo anzitutto un po’ di chiarezza sul concetto di calorie. Queste altro non sono che un’unità di misura utile a quantificare l’energia che il nostro corpo assume tramite un determinato prodotto alimentare.
Delle calorie che assume il nostro organismo, di norma poco meno della metà dovrebbero provenire dai carboidrati, una percentuale che va dal 15 al 18 per cento dalle proteine, mentre il restante 30 per cento dai lipidi, cioè dai grassi. Assumere grassi quindi non deve subito creare allarmismi: non solo non rovina il nostro peso-forma, ma il nostro corpo ne ha bisogno, addirittura più del doppio rispetto alle proteine.
Questo naturalmente non implica la mancanza di attenzione nell’assunzione di queste sostanze e una scelta oculata degli alimenti che le contengono. Della cucina mediterranea l’olio è di certo uno degli elementi base e forse il più rappresentativo. Ha senso rinunciare a un cucchiaio per condire in nome della linea? È vero che è meglio non usarne per salvaguardare la salute? La risposta a entrambe le domande è no, soprattutto nel momento in cui se ne fa un uso ponderato, sia in termini quantitativi che qualitativi: l’olio extravergine d’oliva infatti contiene sì molte calorie, ma considerate “buone”. Ma cosa intendiamo per calorie “buone”?
Un cucchiaio di olio extravergine, del peso di circa 10 grammi, fornisce, in media, dalle 90 alle 119 calorie, derivanti dai grassi. I grassi forniti dai cibi però variano a seconda della natura dell’alimento. A differenza delle calorie che provengono da altri grassi da condimento infatti, nel caso del nostro cucchiaio è assente il colesterolo, mentre gli acidi grassi saturi, potenziali portatori di rischi cardiovascolari, sono presenti in quantità decisamente minore.
Di contro, l’olio extravergine di oliva è molto ricco di acidi grassi monoinsaturi, cioè le sostanze grasse maggiormente adatte a prevenire le patologie cardiovascolari. Questo equilibrio inerente i grassi rende l’olio uno degli alimenti più salutari della dieta mediterranea. In più, l’acido oleico svolge un ruolo chiave nella regolazione del colesterolo: esso infatti aumenta i livelli di colesterolo HDL, cioè “colesterolo buono”, riducendo quello di LDL, che sarebbe il cattivo. Il colesterolo HDL è composto da lipoproteine ad alta densità che contribuiscono ad eliminare l’eccesso di grassi dalle cellule favorendo la riduzione dei rischi cardiovascolari come infarto o ictus e quindi riducendo di molto la mortalità causata da questi fattori.
Insomma, una garanzia di genuinità che potete trovare, ad esempio, nel Favola Nocellara Etnea, prodotto da olive raccolte a due passi dal mare siracusano, ideale per condire carne, pesce alla griglia o verdure cotte. I guadagni per la salute non si esauriscono qui. L’extravergine si distingue infatti da altre tipologie di olio anche perché contiene polifenoli, che, grazie alla loro funzione antiossidante sono un ottimo alleato nella lotta contro l’invecchiamento, oltre a proteggere le membrane cellulari.
Dato per assodato che un consumo intelligente e ponderato dell’olio extravergine d’oliva faccia bene alla salute, soffermiamoci ora su quanto i grassi e le calorie contenute in un cucchiaio possano costituire un rischio per la silhouette. Oltre a non fare ingrassare, sono molti gli studi ad attestare che con l’utilizzo dell’extravergine riduca l’assorbimento di zuccheri, favorendo così la perdita di peso.
L’utilizzo di olio extravergine d’oliva è di fondamentale importanza per quanto riguarda la funzionalità del fegato, in quanto combatte il cosiddetto intestino pigro e i gonfiori. Assumerlo durante i pasti è essenziale anche a causa del senso di sazietà indotto dagli acidi grassi monoinsaturi.
Questi ultimi, combinati con gli alimenti cui si accompagna l’olio, sono caratterizzati dall’effetto anti insulina, ovvero un ormone in grado di scaricare il grasso a livello addominale. A differenza di altri condimenti, come l’olio non extravergine, un cucchiaio di extravergine non è solo indispensabile per la salute, ma è anche bene che sia presente nelle diete di chi presta attenzione al peso corporeo, aiutando il metabolismo. Insomma: un bel cucchiaio non solo tiene in forma, ma favorisce al contempo il dimagrimento.
La bontà dei grassi delle calorie dell’extravergine va inoltre relativizzata al pasto cui si accompagna. Condire con questo tipo di olio è infatti consigliabile per rendere il pasto più salutare e dietetico. Frutta e verdura infatti contengono le vitamine A, E e K che, essendo liposolubili, hanno bisogno dei grassi per assorbirsi.
Ragion per cui, tornando alla domanda iniziale, chi aggiunge un cucchiaio d’olio extravergine alla propria insalata, sta implicitamente lavorando per la propria salute e per mantenersi in forma. Oltre, naturalmente, a renderla più gustosa! A proposito, vi consigliamo di condirla con il nostro Favola Tonda Iblea, con la sua sensazione retro-olfattiva di pomodori siciliani delle montagne di Buccheri, all’inizio della maturazione.