Olio Extravergine Siciliano: Scopri le migliori cultivar di Olive

Culla del Mediterraneo, la Sicilia ha da sempre rappresentato un terreno fertile per la coltivazione di diverse tipologie di frutti e arbusti, dagli ulivi agli agrumi fino al grano. Basti pensare che in età romana, la Sicilia era considerata il granaio d’Italia.

Accanto a grano e cereali, che tutt’oggi rappresentano la coltura prevalente in Sicilia se prendiamo come parametro gli ettari occupati, si sono parallelamente sviluppate coltivazioni più redditizie come agrumi, olive, viti e alberi da frutto.

Ad oggi la Sicilia si attesta come una delle maggiori produttrici di olio extra vergine di qualità nel mondo. Il fascino e il rispetto per l’ulivo deriva dall’influenza greca sull’isola. Da ricordare, infatti, che i Greci veneravano l’ulivo perché considerato un simbolo di pace e di fratellanza, ma anche di resistenza e di purificazione. I campioni delle Olimpiadi venivano addirittura premiati con corone create con i rami degli ulivi selvatici di Olimpia, consacrati a Zeus. In questo modo, la corona diventava simbolo di pace, gloria e sacralità.

La ricchezza del vasto patrimonio paesaggistico della Sicilia ha generato una vasta biodiversità. Dal mare alla montagna, passando per le colline, ogni area si contraddistingue per micro condizioni climatiche e diversa composizione del terreno, che diventa caratteristica fondamentale per la crescita di una varietà di ulivo. Questa biodiversità e unicità del territorio siciliano conferisce alle olive sapori e aromi unici che si traducono in oli di oliva dalle caratteristiche organolettiche straordinarie.

Mentre le varietà di ulivo, tecnicamente definite cultivar, individuabili in Sicilia sono più di 30, gli studiosi continuano ad analizzare altri genotipi che in futuro potranno arricchire il panorama dell’olivicoltura siciliana. Al momento, le cultivar principali diffuse in Sicilia sono otto: Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea, Oglialora Messinese, Santagatese, Tonda Iblea.

Le caratteristiche organolettiche, il gusto e il fruttato variano per intensità a seconda delle varietà, in quanto risultato del singolo microclima e del terreno in cui la cultivar cresce. Tuttavia, alcune sensazioni sono comuni a più cultivar siciliane come la mandorla, il pomodoro verde o maturo e il carciofo.

Andiamo a scoprire le varietà di ulivi che caratterizzano l’olio siciliano:


Biancolilla
:
tipica della provincia di Palermo e Agrigento, si caratterizza per un aroma fruttato e un’intensità leggera o media, che lo rende un olio delicato e raffinato, con sensazioni di mandorla e talvolta di pomodoro.

Cerasuola:
varietà tipica della Sicilia occidentale, si trova con piccole estensioni anche nella Sicilia orientale. Si contraddistingue per un fruttato di media o alta intensità, con prevalenza di amaro e piccante, insieme a sensazioni di erba, cardo e pomodoro.

Moresca:
e’ una cultivar a maturazione precoce, diffusa nella Sicilia orientale, che viene raccolta già a inizio settembre e risulta in oli delicati, leggermente fruttati e non molto intensi, con sentori erbacei, di mandorle e mela verde.

Nocellara del Belice:
diffusa nella provincia di Trapani, prende infatti il nome dal fiume che scorre in questo territorio. Si caratterizza per un aroma fruttato, piccante e amaro con note di cardo o carciofo e talvolta pomodoro.

Nocellara Etnea:
chiaro il riferimento all’Etna, è infatti tipica della Sicilia orientale, tra le province di Enna, Catania, Siracusa e Ragusa. Il fruttato è medio/intenso con una buona nota di amaro e piccante a cui si accostano sensazioni erbacee, di carciofo e di mandorla.

Ogliarola messinese:
Diffusa nella provincia di Messina, si può trovare anche nell’area di Palermo. Produce oli con fruttato e amaro leggeri, in cui si distinguono note erbacee.

Santagatese:
Nota anche con vari sinonimi, cresce sia nella Sicilia orientale che occidentale. L’olio che se ne deriva si caratterizza per un fruttato leggero o medio, con note leggere di amaro e di mandorle.

Tonda Iblea:
Tipica dei Monti Iblei, da cui prende il nome, questa cultivar si ha solo tra le province di Messina, Catania e Siracusa. Produce oli con fruttato di medio-alta intensità con sensazioni di amaro e piccante. Si contraddistingue in particolar modo per le note erbacee e di foglia di pomodoro verde e talvolta anche di carciofo.

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